Dal 13 al 17 luglio Padova ha ospitato SIGIR 2025 (the 48th International ACM SIGIR Conference on Research and Development in Information Retrieval), la conferenza internazionale sull’Information retrieval, motori di ricerca e Intelligenza Artificiale, che per questa edizione è stata organizzata con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. SIGIR ha riunito i maggiori esperti, sviluppatori e ricercatori nel campo dei motori di ricerca, dei recommender system (come quelli che suggeriscono cosa guardare o comprare online) e dell’intelligenza artificiale generativa (e non) applicata all’accesso all’informazione.
SIGIR è una conferenza valutata A+ da CORE, un importante ranking internazionale per le conferenze informatiche. Solo il 7,48% delle conferenze a livello mondiale ottiene questa valutazione.
La conferenza si sposta ogni anno in un continente diverso; la scelta, infatti, avviene con tre anni di anticipo. Padova ha gareggiato nel 2022 con altri Paesi e la sua proposta è stata scelta da un gruppo di esperti internazionali.
L’edizione 2025 di SIGIR si è aperta con un evento di welcoming in Piazza della Frutta dove gli oltre mille partecipanti hanno potuto brindare all’inizio dei lavori. Il resto della conferenza si è svolto, invece, presso gli spazi del Centro Congressi di Padova, dove si è tenuto un fitto programma fatto di tutorial, talk e approfondimenti specialistici.
Chair di SIGIR per il triennio 2025-2028 è Nicola Ferro, professore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova che, insieme ai proff. Gianmaria Silvello e Giorgio Maria di Nunzio, ne ha curato anche i dettagli organizzativi.
SIGIR 2025 ha introdotto due importanti iniziative con un forte impatto sociale e di inclusività: un servizio di Childcare per i partecipanti alla conferenza e un programma per studenti africani con borse di studio (grant) per coprire le spese di viaggio, alloggio, vitto e iscrizione per studenti affiliati a istituzioni africane, meno avvantaggiate dal punto di vista delle risorse: creare un ambiente che punti all’eccellenza scientifica ma con una competizione più equa, aiuta, nonostante la barriera economica rimanga un problema per la partecipazione di questi ricercatori.








