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DEI3: Quando l’Ingegneria… contribuisce alla salute

La medicina e la scienza dell’ambiente sono materie che per ovvie ragioni condizionano la nostra vita in modo pervasivo: la salute prima di tutto, lo affermerebbe anche Maslow con la sua piramide dei bisogni. L’evoluzione di queste scienze, basate spesso sulla gestione di moli importanti di dati, può essere quindi agevolata e garantita dall’applicazione delle tecniche dell’ingegneria dell’informazione.

L’ingegneria è infatti abituata alla schematizzazione del reale, attraverso la sua traduzione in modello, che non significa semplificare la complessità, e quindi impoverire la conoscenza, ma anzi la possibilità di gestire in modo informato e controllato i diversi aspetti di un fenomeno.

L’ingegnere può così, per esempio, entrare nel merito del funzionamento del cervello, modellare i movimenti del corpo, addirittura tradurre la risposta di un elettroencefalogramma nella possibilità di guidare un mezzo, ma anche comprendere i fenomeni ambientali valutando i comportamenti degli elementi naturali e tradurli a proprio vantaggio.

Tutto questo dovendo gestire opportunamente i dati, che, come sappiamo, sono il nuovo oro della contemporaneità.

Ancora una volta una visione “olistica”, ossia integrata, della conoscenza e della sua trasformazione si dimostra arma vincente nell’approccio al progresso.

Come “legge” il cervello l’ingegnere?

Il computer può comunicare le emozioni?

Misurare il tuo cammino ti migliora la vita

Il salto: com’è fatto?

Comandare un robot con il pensiero

Perché lasciar usare i tuoi dati per orientare gli acquisti e non per preservare la salute pubblica?

Come possiamo migliorare la raccolta dati negli studi clinici?

Le cellule comunicano: l’informatica le ascolta

I batteri sono ovunque: che fortuna!

Quanto ci ammala l’inquinamento?

Il cellulare inquina!

I sassi camminano?

La fibra ottica sotto il mare per ascoltare i terremoti

Come si comunica sott’acqua?

Anche i computer fanno le immersioni?