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Il CSC collabora con l’artista Anna Piratti. Nasce NULLA È COME SEMBRA

Da sinistra: Cinzia Simioni, Anna Piratti, Alessandro Fiordelmondo e Sergio Canazza. Sullo sfondo, la tela dell'opera "Nulla è come sembra"

L’arte incontra la scienza: collaborazione tra un’artista e il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova.

Ieri, giovedì 17 luglio, nel Palazzo Papafava di via Marsala a Padova l’artista Anna Piratti, Sergio Canazza, Direttore del Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, Alessandro Fiordelmondo, CSC, e Cinzia Simioni, Di Architettura, hanno presentato la residenza artistica frutto della loro collaborazione e volta a creare un’opera capace di fondere arte visiva e tecnologia in tempo reale.

A partire dal 2020, l’artista Anna Piratti ha avviato la ricerca artistica Nulla È Come Sembra, un progetto che indaga la trasformazione percettiva attraverso opere su tela arricchite da elementi cartacei in rilievo. Leggeri, opachi, e capaci di interagire con la luce, questi inserti generano un’esperienza visiva mutevole, dove ciò che si vede dipende dal punto di osservazione e dalle condizioni ambientali. L’invito è chiaro: abbandonare lo sguardo passivo per esplorare l’opera in modo attivo e dinamico.

La ricerca, ieri, si è arricchita di una nuova fase la cui protagonista è stata una superficie di tarlatana, una garza di 220 cm di larghezza e 300 cm di lunghezza – porzione di un’opera potenzialmente infinita – priva di telaio, che rompe la bidimensionalità instaurando un dialogo diretto con lo spazio e con il pubblico. Grazie all’impiego di un sistema di motion capture sviluppato dal Centro di Sonologia Computazionale, lo spettatore viene coinvolto in un’interazione delicata e su misura: la sola presenza fisica modifica l’esperienza dell’opera, attivando reazioni visive e sonore.

L’obiettivo della collaborazione tra Anna Piratti e il Centro di Sonologia Computazionale è quello di mettere in scena una sintesi tra linguaggi e saperi, sperimentando come strumenti contemporanei possano dialogare con materiali antichi e carichi di memoria. Una riflessione poetica e scientifica sulla percezione e sull’invisibile, capace di aprire nuove prospettive nell’ambito della ricerca artistica contemporanea.

«Cerco connessioni tra le discipline e chi le pratica, sotto un unico registro poetico in cui scienza, tecnologia e spazialità si intrecciano. Qui il dialogo con la tecnologia – dice Anna Piratti – diventa il mezzo per rendere visibili alcuni tratti di quella relazione profonda che, in modo misterioso, lega sempre chi guarda all’opera, e viceversa».

«L’intreccio tra arte e ingegneria dell’informazione è al centro delle ricerche del CSC, che da sempre propone soluzioni ingegneristiche creative per problemi artistici unici, allargando in questo modo i confini sia dell’arte sia della tecnologia. Il lavoro con Anna Piratti è particolarmente interessante per il CSC – sottolinea Sergio Canazza, Direttore del Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e Amministratore unico di Audio Innova srl – perché non è una semplice applicazione esemplificativa di una nuova tecnologia, ma offre nuove espressioni artistiche e sperimentazioni scientifiche basate sul dialogo continuo tra artista e ricercatori. Adattando l’installazione artistica di Anna in tempo reale alle azioni degli spettatori, creiamo un’esperienza immersiva che sfuma i confini tra mondo fisico e digitale, rendendo l’arte più inclusiva attraverso interfacce innovative».

Nulla È Come Sembra diventa così un’esortazione al dialogo, un esempio di come la trasversalità tra scienza, tecnologia e arte possa generare nuovi spazi di esperienza.