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A Padova si è concluso con successo il Workshop PXRNMS 2025

Dal 9 all’11 aprile 2025, Padova è stata il palcoscenico di un importante incontro internazionale patrocinato dall’Università di Padova e organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI), in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei” (DFA): il Physics of X-Ray and Neutron Multilayer Structures – PXRNMS 2025. Questo workshop, dedicato alle tecnologie delle strutture multistrato per la fisica con raggi X e neutroni, ha visto riunirsi esperti da tutto il mondo. Fondata nel 1992 negli stati Uniti, la conferenza è ospitata ogni due anni da importanti istituzioni di ricerca nel settore. L’evento ha seguito l’edizione precedente, che si era svolta in Giappone nel 2023.

Il workshop ha ospitato quaranta interventi scientifici, tra cui quello del plenary speaker Peter Böni (Technical University di Monaco di Baviera) e quelli degli invited speaker Matteo Altissimo (Sincrotrone Trieste), Patrice Bras (European Synchrotron Radiation Facility), Danielle Gurgew (Universities Space Research Association – Science and Technology Institute), Yves Ménesguen (CEA Saclay) e Dmitriy Voronov (Advanced Light Source – Lawrence Berkeley National Laboratory). Ad aprire i lavori con i saluti istituzionali è stato il Prorettore alla Ricerca, prof. Fabio Zwirner.

Gli interventi hanno preso in esame la fisica dei film ottici multistrato su scala nanometrica, ottimizzati per varie applicazioni nei domini dell’estremo ultravioletto (EUV) e dei raggi X, e per l’ottica dei neutroni. «Tra le principali applicazioni, – spiega Maria Guglielmina Pelizzo, professore associato di Fisica Sperimentale della Materia e Applicazioni e Chair della conferenza – ci sono la fisica dei neutroni per lo studio dei materiali quantistici, come i superconduttori, e i materiali magnetici complessi, la fotolitografia EUV per la produzione di circuiti integrati, e le osservazioni astronomiche dallo spazio nell’estremo ultravioletto e nei raggi X, utili per monitorare l’attività solare e le tempeste geomagnetiche, per l’osservazione di plasmi caldi, supernovae e galassie».

Il workshop ha richiamato più di ottanta scienziati di università ed enti di ricerca di tredici paesi e aziende esperte del settore; in particolare, hanno supportato l’evento gli Istituti di Fotonica e Nanotecnologie e di Officina dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFN e CNR-IOM), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e le aziende Zeiss, optiXfab e Rigaku.